Script-lab: A penna libera

Un Laboratorio online per:

  • Divertirci
  • Rilassarci
  • Allenarci a vedere il mondo da più punti di vista

E’ nato dall’incontro fra molte delle miei passioni e si è sviluppato, passo dopo passo, lungo l’arco dell’intero processo seguendo le intuizioni e gli stimoli che ricevo da tutto ciò che mi circonda e dalle esigenze e le richieste dei partecipanti.

E’ iniziato con l’esplorazione della POESIA RIBELLE perchè…

La poesia apre orizzonti, illumina spazi, contiene verità poco convenzionali, parla alla totalità dell’uomo risvegliando, attraverso i suoi simboli, emozioni sopite. Nel suo incedere, nei suoi modi, accoglie i messaggi del cuore. 

Usa la creatività per liberare la capacità espressiva ed esplorare senza limiti la bellezza dell’interiorità.

Lascia emergere l’unicità personale. Con i pensieri poetici creati con spontaneità, si superano i confini del pensiero logico, si permette alla propria luce di illuminare il mondo”. (tratto dalle dispense del corso Parole Ballerine)

Inizialmente utilizzando gli strumenti non convenzionali della FOUND POENTRY:

Movimento artistico che comprende ogni azione creativa compiuta da colui che cerca la poesia in testi già scritti. E’ una forma di arte che partendo da parole e frasi, già contenute in altri testi, crea pensieri poetici che accolgono le emozioni del momento presente: i messaggi del cuore.

E introducendo spesso come mediatore l’arte spontanea, senza lo scopo di realizzare necessariamente elaborati di valore estetico, ma piuttosto per generare opere di senso e significato per noi, attivamente impegnati nell’atto magico della ricerca interiore.

Alcune realizzazioni dei laboratori di Poesia Ballerina

Le ultime tre edizioni si sono svolte online, individuando in questa modalità la possibilità di offrire molto spazio alla lettura e al commento, esclusivamente positivo, dei testi di ogni partecipante.

Il percorso ha seguito binari inaspettati, promuovendo l’uso della biblioterapia e soprattutto degli strumenti del pensiero laterale di Edward De Bono per generare nuove alternative ed idee.

Dalla poesia siamo passati all’elaborazione di storie e racconti.

Sono nati personaggi estremamente interessanti che durante l’anno ci hanno tenuto compagnia ed affascinato con le loro avventure, stupendoci, settimana dopo settimana, con luci e ombre della loro personalità, così insospettabili da sorprendere perfino il loro stesso autore.

Ad ogni nuovo incontro lancio una sfida creativa, che stimola la curiosità e richiede l’uscita, con un nuovo piccolo passo, dalla zona di comfort per avventurarsi in un territorio sconosciuto. Anche se inizialmente la prima reazione è la perplessità, tutti hanno dimostrato di gradire molto queste continue sollecitazioni creative e le hanno superate in maniera esemplare.

Ogni martedì, all’inizio della riunione, si respira curiosità nell’aria, non vediamo l’ora di scoprire cosa è successo.

Durante la lettura restiamo sempre meravigliati dalle risorse messe in atto e i modi spontanei, bizzarri e divertenti con cui ciascuno di noi è riuscito a raggiungere l’obiettivo proposto. Spesso sono piccoli stratagemmi che risolvono brillantemente la situazione. La discussione successiva alla lettura è animata, c’è sempre qualcosa da scoprire su di noi e molte cosa da impare dagli Altri. Con autenticità e piacere riconosciamo volentieri ad alta voce le abilità dei compagni. Ci piace evidenziare le loro particolarità.

La diversità è una grande ricchezza, ci regala spunti continui che diventano parte di un patrimonio collettivo, conscio e inconscio, da cui possiamo attingere per realizzare le storie successive.

Nonostante non sia un corso per aspiranti scrittori, durante il percorso abbiamo assistito alla generosa metamorfosi dell’abilità narrativa dei partecipanti divenuta più elaborata, complessa, feconda, e, soprattutto, al naturale processo di evoluzione personale di ogni elemento del gruppo, che nel rispetto dei propri tempi e modi di agire, acquisita fiducia nelle proprie capacità creative, maggiore consapevolezza di sè e delle proprie risorse latenti, flessibilità e fluidità nella generazione di alternative e risposte, ha introdotto spontaneamente l’uso di queste nuove competenze al di fuori del contesto laboratoriale per gestire con efficacia e originalità la sua complessa quotidianità.

Il laboratorio è una spazio lontano dai ritmi frenetici delle nostre giornate, un luogo protetto, un gruppo affettivo dove ciascuno trova accettazione e rispetto, dove non esistono competizione o frustranti aspettative di successo. Ognuno è già perfetto così com’è e nel tempo, grazie alla presenza di un ambiente fecondo, emerge con naturalezza la piena espressione di sè, il valore della propria unicità.

Ci prepariamo quindi alla nuova edizione in cui ci attendono stimolanti novità.